MERIDIONALI OFFESI E RADICI PERDUTE

MERIDIONALI OFFESI E RADICI PERDUTE

da una lettera al direttore de Il Mattino di Napoli

Egregio direttore, in occasione del recente crollo di Pompei e della quasi contemporanea alluvione nel vicentino, il governatore Zaia è andato giù forte contro i meridionali. Prima gli aiuti al Veneto e poi a Pompei. Non ci sarebbe nulla di male nel dare la priorità al vivo Veneto rispetto alla morta Pompei. Ma è l’odio che traspare dalle quelle parole che colpisce. E subito, noi meschini meridionali, lo abbiamo intervistato e l’abbiamo invitato a mangiare una pizza. Così facemmo anche con il Salvini che ci paragonò a cani puzzolenti. Intervista e invito a mangiare una pizza che poi venne materialmente a mangiare. Forse siamo troppo signori, ma non credo che i leghisti lo capiscano. Alla prossima offesa oltre all’intervista, però in prima pagina, e la pizza dovremo offrire anche un bel bicchiere di Falanghina. E per il Veneto, il Corriere della Sera e La 7 hanno aperto una sottoscrizione alla quale noi meridionali e napoletani abbiamo partecipato con slancio. Ma per l’alluvione nel Salernitano nessuno ha fatto niente e nessun nostro giornale se ne è curato. L’alluvione nel Veneto mi ha fatto osservare che, anche in quella regione, governata da quindici anni da berlusconiani e leghisti, hanno continuato a costruire in zone a rischio come gli illegali calabresi o campani, ma su questo dissesto idrogeologico non una parola. Leggo sempre i suoi pezzi sulla situazione nord-sud e condivido le sue sferzate all’incapacità meridionale nel governare le nostre regioni (indipendentemente dal colore dei governanti) ma credo che un giornale come il Mattino, con la forza dei suoi oltre settecentomila lettori, debba e possa fare pressione sulle istituzioni locali per una campagna di sensibilizzazione della popolazione ad un attaccamento non formale al proprio territorio ed a sviluppare un senso civico ora molto carente. Una campagna che deve avvalersi anche dei giornali meridionali e delle tv private del sud.. Una campagna lunga che possa togliere quella scorza che fa noi meridionali insensibili all’ambiente che ci circonda. Non basta solo dirle le cose ma bisogna anche, con perseveranza, incidere sul tessuto territoriale e sul comportamento dei singoli. Ci sono tanti e tanti meridionali bravi, onesti e civili e tanti altri che si potrebbe con poco fargli aprire gli occhi e capire cos’è il senso civico.

Gino Capasso – NAPOLI

Caro Capasso, trovo che lei abbia ragione e che parlare, anche benissimo, nella nostra terra serva a poco. Ma come ricorderà, tutti i miei interventi sono stati un invito all’azione. Ora, lei sprona il Mattino a fare la propria parte stimolando la coscienza dei tanti cittadini di buona volontà che pure esistono da queste parti. Ci proverò con un’ideuzza che metterà alla prova la voglia di fare e soprattutto di migliorarsi dei napoletani e dei campani. La leggerà presto sul nostro giornale. Per ora le posso anticipare che cominceremo dalle “radici”.

MERIDIONALI OFFESI E RADICI PERDUTEultima modifica: 2010-11-18T09:09:32+01:00da tonyan1
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